Talenti IT: ecco come i CIO curano l’engagement e la retention

Un’altra mossa della CIO appena insediata è stata riprendere l’iniziativa “Due problemi due soluzioni”, lanciata in Istat molti anni fa dall’allora Presidente Enrico Giovannini.

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Talenti IT: ecco come i CIO curano l’engagement e la retention

Un’altra mossa della CIO appena insediata è stata riprendere l’iniziativa “Due problemi due soluzioni”, lanciata in Istat molti anni fa dall’allora Presidente Enrico Giovannini. Colasanti ha chiesto al personale DCIT, su base volontaria, di individuare, appunto, due problemi e di proporre due soluzioni. Ha poi personalmente elaborato il materiale pervenuto e ha condiviso i risultati in un incontro in presenza, a 90 giorni dal suo insediamento, cui hanno partecipato circa 130 colleghi, due terzi del totale. La CIO ha commentato le proposte, valutando insieme quelle a cui dare seguito, oppure quelle su cui riflettere, impegnandosi sul follow-up. Un peso importante hanno avuto le proposte di alcuni colleghi di maggiore esperienza: “veterani” li ha definiti, che hanno avanzato ipotesi molto valide.

“Mi sono esposta molto con questa iniziativa”, tiene a precisare la CIO, “ma credo anche che sia stato un modo efficace per cementare il rapporto di fiducia con i miei colleghi”.

Alcune delle richieste ricevute dal personale IT riguardano le possibilità di carriera. I punti dolenti emersi più di frequente sono stati la comunicazione interna e la carenza di personale, mentre qualcuno ha sollevato qualche problema di ordine tecnico. Colasanti ha colloquiato con tutti, chiarendo su quali punti può agire e su quali no: i percorsi di carriera e le assunzioni, per esempio, nel settore pubblico seguono iter precisi, su cui si può incidere poco.

“Ho cercato di affrontare tutte le questioni in un’ottica propositiva. Laddove ho percepito, per contro, una generica resistenza al cambiamento più che un reale problema, ho tentato di puntare sulla motivazione intrinseca per chiedere l’impegno delle persone”, sottolinea. “È importante spiegare le strategie dell’ente e qual è il ruolo di ciascuno nel raggiungimento degli obiettivi: le persone hanno bisogno, e diritto, di conoscere il contesto nel quale operano e essere consapevoli di come il loro lavoro incida. L’engagement va costruito, giorno per giorno”.

L’attività di engagement è continuativa: una volta a settimana la manager si riunisce con il personale del suo staff, compresi i capi servizio, e una volta soltanto con il gruppo ristretto dei tre dirigenti di servizio.

Talent retention: nelle PMI è più problematica

Il caso di Istat spicca per la numerosità del suo dipartimento IT. Nelle aziende medio-piccole, però, le funzioni IT sono spesso racchiuse in team di 2 o 3 persone, incluso il CIO, e buona parte del lavoro viene svolta da consulenti esterni e fornitori. È un assetto a cui i Chief Information Officer delle PMI si sono abituati, dividendosi tra il compito di coordinare le varie risorse distribuendole sui diversi progetti, e il lavoro IT vero e proprio che, almeno in parte, continuano a svolgere personalmente. L’esternalizzazione in cloud è un ulteriore supporto. Ma non è la condizione ideale: i CIO vorrebbero avere più competenze interne, anziché dipendere dai partner, per riuscire a controllare più da vicino i prodotti dei fornitori, per liberarsi dalle mansioni tecniche e concentrarsi su quelle di progettazione.

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