La prima regola di un CIO sull’automazione: avere un chiaro piano di business

Le
priorità
dei
CIO

L’automazione
dei
flussi
di
lavoro
complessi
rimarrà
una
priorità
per
i
CIO,
dichiara
Petr
Baudis,
CTO
e
Chief
AI
Architect
di
Rossum,
società
specializzata
nella
gestione
documentale
avanzata
con
sede
a
Londra.

[…]

La prima regola di un CIO sull’automazione: avere un chiaro piano di business

Le
priorità
dei
CIO

L’automazione
dei
flussi
di
lavoro
complessi
rimarrà
una
priorità
per
i
CIO,
dichiara
Petr
Baudis,
CTO
e
Chief
AI
Architect
di
Rossum,
società
specializzata
nella
gestione
documentale
avanzata
con
sede
a
Londra.
La
chiave
sarà
la
scalabilità
dei
progetti
di
questo
tipo,
aldilà
delle
varie
segmentazioni
dipartimentali
aziendali.
A
far
da
catalizzatore,
e
a
far

che
ciò
accada,
sarà
il
continuo
miglioramento
dell’acquisizione
dei
dati
da
parte
dell’IA.

Secondo
la
sua
visione,
la
loro
estrazione
rapida
e
accurata
accelererà
le
transazioni
e
le
capacità
dell’automazione
in
generale,
diventando
la
tecnologia
di
base
per
qualsiasi
piattaforma
di
business
intelligence
o
di
analisi
dei
dati,
a
tutto
vantaggio
di
una
migliore
collaborazione
e
comunicazione
B2B.

“Tra
le
varie
tecnologie
di
automazione,
riteniamo
fondamentale
la
RPA,
nell’ambito
dell’estrazione
dei
dati
nei
processi
e
nelle
attività”,
spiega
Baudis.
“Stiamo
assistendo
a
fenomeno
di
convergenza
tecnologica
che
interessa
tutte
le
aziende
che
cercano
di
far
evolvere
i
loro
progetti
di
automazione”.

Inoltre,
quest’anno
Adani
Electricity
sta
compiendo
tutta
una
serie
di
progressi
nelle
aree
della
gestione
della
distribuzione,
dell’esperienza
del
cliente,
dell’ecosistema
di
misurazione
e
dell’analisi
dei
dati
dei
consumatori,
afferma
Tandon.

“Abbiamo
implementato
la
soluzione
di
previsione
energetica
basata
su
AI/ML
di
SAS
per
migliorare
le
nostre
prestazioni
predittive”,
argomenta.
“Ciò
ci
ha
aiutato
a
raggiungere
un’accuratezza
delle
previsioni
di
circa
il
97%,
permettendoci
così
di
ottimizzare
i
costi
di
approvvigionamento
energetico,
e
di
garantire
una
fornitura
affidabile
di
energia
elettrica
ai
nostri
2,5
milioni
di
consumatori”.
Continueremo
anche
a
progredire
nella
gestione
della
distribuzione,
nell’ecosistema
di
misurazione
e
nell’analisi
dei
dati”.

I
progetti
di
automazione
di
punta
dell’azienda
elettrica
comprendono
un
sistema
avanzato
per
creare
un’infrastruttura
di
rete
autorigenerante
e
scalabile
per
migliorare
l’esperienza
del
cliente.

Inoltre,
includono
una
repository
per
l’archiviazione
di
grandi
quantità
di
dati
nel
loro
formato
nativo
(data
lake)
e
una
soluzione
analitica.
Sono
basati
entrambi
sul
cloud
e
forniranno
quella
che
Tandon
chiama
“un’unica
fonte
di
verità”,
favorendo
l’analisi
“fai-da-te”
e
i
processi
decisionali
basati
sui
dati
per
poter
operare
in
modo
più
efficiente.

“Tre
anni
fa
le
letture
stimate
per
i
nostri
clienti
erano
del
2,2%,
ma
ora
le
abbiamo
ridotte
allo
0,3%”,
spiega.
“L’intero
meccanismo
è
stato
automatizzato
e
tutte
le
letture
sono
state
scaricate
per
via
ottica,
senza
alcun
intervento
manuale.
Questa
iniziativa,
non
solo
ha
garantito
l’accuratezza
nella
raccolta
dei
dati
e
il
ritorno
sulla
redditività
del
capitale
(RoE,
Return
of
Equity),
ma
ha
anche
migliorato
la
trasparenza
e
ridotto
i
reclami
dei
consumatori”.

Per
quanto
riguarda
il
segmento
farmaceutico
di
Cardinal
Health,
l’obiettivo
principale
è
quello
di
incrementare
gli
sforzi
nell’automazione
del
magazzino
per
servire
meglio
i
clienti,
argomenta
Boggs.

“Nell’IT,
continueremo
a
dare
priorità
alle
infrastrutture
relative
al
codice,
all’integrazione,
all’implementazione
continua
all’intelligenza
artificiale”,
precisa.

Anche
l’Università
di
Phoenix
ha
in
cantiere
alcuni
nuovi
progetti
di
automazione.
Attualmente,
l’istituzione
sta
sviluppando
una
piattaforma
aziendale
che
consentirà
un
maggiore
impiego
del
ML
e
dell’automazione
in
un’ampia
gamma
di
percorsi
che
riguardano
sia
gli
studenti
che
il
personale,
afferma
Smith.

“Questo
motore
ad
alto
tasso
di
tecnologia
sarà
profondamente
integrato
nel
nostro
data
lake
per
consentire
un’assistenza
davvero
personalizzata
agli
studenti,
al
momento
giusto
e
attraverso
il
canale
migliore”,
aggiunge
Smith.

L’università
intende,
inoltre,
continuare
a
migliorare
il
supporto
agli
allievi
continuando
ad
automatizzare
attività
sempre
più
complesse
di
iscrizione,
elaborazione
delle
trascrizioni
e
aiuti
finanziari
agli
studenti.

“I
recenti
progressi
nella
capacità
di
gestire
documenti
non
strutturati
e
nell’elaborazione
del
linguaggio
naturale
stanno
consentendo
a
tutta
una
serie
di
nuove
attività
complesse
di
diventare
candidate
perfette
da
essere
sottoposte
a
processi
di
automazione”,
precisa
Smith.

Il
suo
team
sta
creando
piattaforme
e
sistemi
che
consentano
di
scalare
e
gestire
l’automazione
in
modo
sicuro
e
affidabile.
Dopo
tutto,
dice,
non
c’è
niente
di
meno
efficace
che
automatizzare
un
processo
che
non
dovrebbe
esistere.
Secondo
Elumalai,
l’automazione
combinata
con
l’IA
dovrebbe
aiutare
in
modo
significativo
le
aziende
a
prendere
decisioni
più
rapide,
a
ottimizzare
i
processi
aziendali
e
a
raggiungere
tassi
di
efficienza
più
elevati.
“Ha
il
potenziale
per
migliorare
i
KPI
aziendali
attraverso
tecniche
di
rilevamento
e
di
risoluzione
automatiche,
e
con
la
creazione
di
nuovi
canali
per
migliorare
l’esperienza
dell’utente
finale”,
conclude.

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