State of the CIO, 2023: come costruire una strategia aziendale di successo

Allo
stesso
modo,
le
priorità
IT
del
CIO
nel
2023
saranno
rafforzare
la
collaborazione
tra
il
dipartimento
tecnologico
e
il
business,
migliorare
la
sicurezza
IT
e
dei
dati
per
ridurre
i
rischi
aziendali
e
migliorare
l’esperienza
del
cliente.

[…]

State of the CIO, 2023: come costruire una strategia aziendale di successo

Allo
stesso
modo,
le
priorità
IT
del
CIO
nel
2023
saranno
rafforzare
la
collaborazione
tra
il
dipartimento
tecnologico
e
il
business,
migliorare
la
sicurezza
IT
e
dei
dati
per
ridurre
i
rischi
aziendali
e
migliorare
l’esperienza
del
cliente.
Inoltre,
il
77%
ritiene
che
il
proprio
coinvolgimento
nella
sicurezza
informatica
della
propria
azienda
aumenterà
quest’anno.

Quando
si
tratta
di
tecnologia,
le
iniziative
che
guidano
gli
investimenti
IT
quest’anno
saranno
la
sicurezza
e
la
gestione
del
rischio,
l’intelligenza
artificiale
e
l’apprendimento
automatico,
l’infrastruttura
cloud,
la
modernizzazione
dei
sistemi
legacy
e
l’analisi.
dati.
Pertanto,
le
assunzioni
che
i
CIO
effettueranno
nei
prossimi
6-12
mesi
si
concentreranno
sulle
aree
della
sicurezza
delle
informazioni,
dell’architettura
cloud,
dello
sviluppo
di
applicazioni
e
dei
servizi
e
integrazioni
cloud.

A
livello
globale,
i
CIO
e
la
loro
leadership
stanno
maturando

A
livello
globale,
la
grande
attenzione
che
si
è
avuta
anche
nel
corso
di
quest’anno
per
la
trasformazione
e
per
la
modernizzazione
dell’IT
non
ha
attenuato
la
domanda
di
leadership
dei
CIO.
Più
della
metà
(55%)
degli
intervistati
per
l’indagine
State
of
the
CIO
2023
ha
dichiarato
di
considerare
in
modo
proattivo
le
opportunità
di
business
e
di
formulare
pareri
in
merito
alla
scelta
di
tecnologie
e
di
fornitori,
mentre
il
23%
ha
affermato
di
fornire
consulenze
sulle
necessità
di
business,
sulle
scelte
tecnologiche
e
sui
fornitori.

Come
negli
anni
precedenti,
il
ruolo
del
CIO
continua
a
essere
più
incentrato
sul
digitale
e
sull’innovazione,
una
tendenza
emersa
dall’85%
delle
interviste
rilasciate
dai
leader
IT
che
hanno
partecipato
all’indagine
di
quest’anno.
Non
solo
i
CIO
sono
coinvolti
nella
trasformazione
digitale,
ma
la
maggior
parte
dei
partecipanti
all’indagine
2023
sostiene
di
essere
più
propenso
a
guidare
le
iniziative
di
trasformazione
digitale
rispetto
alle
loro
controparti
aziendali,
uno
scenario
citato
dall’84%
dei
leader
IT
e
da
quasi
tre
quarti
(72%)
dei
partecipanti
LOB.

Il futuro si concentra sull'innovazione aziendale e sulla riprogettazione dei processi

Foundry/CIO.com

Inoltre,
la
crescente
credibilità
dei
CIO
come
protagonisti
nella
trasformazione
del
business
viene
riconosciuta
anche
su
una
scala
più
ampia,
anche
se
i
leader
IT
sono
impegnati
negli
sforzi
di
modernizzazione
e
nell’operatività
degli
investimenti
tecnologici
che,
negli
ultimi
anni,
hanno
conosciuto
una
forte
accelerazione.
L’85
per
cento
degli
intervistati
ha
dichiarato
di
considerare
il
ruolo
del
CIO
come
un
fattore
di
cambiamento,
con
un
leggero
aumento
rispetto
allo
scorso
anno.

Allo
stesso
tempo,
i
CIO
continuano
a
coltivare
solide
relazioni
con
le
altre
figure
dirigenziali
che
ricoprono,
in
azienda,
ruoli
di
una
certa
influenza:
Il
77%
del
campione
di
2023
State
of
the
CIO
ha
creato
una
forte
partnership
con
il
CEO
e
con
il
consiglio
di
amministrazione.
Quasi
la
metà
(49%)
dei
leader
IT
che
hanno
partecipato
alla
ricerca
di
quest’anno
riferisce
direttamente
all’amministratore
delegato,
e
gli
stessi
CIO
hanno
mantenuto
la
supervisione
di
alcune
delle
nuove
posizioni
di
livello
C.
Per
esempio,
tra
i
partecipanti
all’indagine
State
of
the
CIO
2023,
molti

chief
data
officer
[in
inglese]

(53%)
e

chief
digital
officer
[in
inglese]

(42%)
rientrano
ora
nell’ambito
della
gestione
da
parte
del
CIO.
Anche
i
chief
security
officer
e
i

chief
analytics
officer
[in
inglese]

hanno
maggiori
probabilità
di
ambire
alla
leadership
IT.

I CIO continuano a guadagnare prestigio all'interno dell'organizzazione

Foundry/CIO.com

Analogamente,
l’IT
mantiene
il
controllo
diretto
su
una
buona
parte
del
relativo
budget
nella
maggior
parte
delle
aziende
(in
media
circa
il
43,5%)
e
gli
intervistati
prevedono
che
tale
rapporto
salga
a
circa
il
50%
nei
prossimi
tre
anni.
In
linea
con
le
strutture
di
reporting,
i
CIO
hanno
il
controllo
dei
budget
assegnati
ad
alcuni
dei
titoli
esecutivi
più
recenti:
Il
58
per
cento
del
campione
ha
affermato
che
il
budget
del
CTO
è
stato
incluso
nelle
spese
tecnologiche
complessive
sotto
la
gestione
del
CIO,
mentre
la
metà
ha
dichiarato
lo
stesso
del
budget
del
chief
digital
officer.
Un
numero
molto
più
elevato,
il
63%,
ha
confermato
che
le
spese
del
chief
data
officer
rientrano
nelle
competenze
del
CIO
e
del
reparto
IT.

Sebbene
la
statura
della
leadership
e
il
ruolo
immersivo
del
CIO
nel
business
siano,
da
qualche
tempo,
in
costante
crescita,
la
continua
incertezza
economica,
l’ampio
potenziale
delle
tecnologie
emergenti
per
trasformare
il
business,
e
il
persistente
e
ampiamente
pubblicizzato
“effetto
alone”
delle
prestazioni
dei
CIO,
hanno
sottolineato
l’importanza
di
questa
figura
e
il
suo
contributo
alle
strategie
aziendali.
In
particolare,
il
livello
di
trasformazione
digitale
durante
la
pandemia
è
stato
senza
precedenti,
e
le
tattiche
dell’azienda,
nonché
le
piattaforme
che
le
rendono
effettive
richiedono
che
la
leadership
IT
promuova
l’adozione
su
larga
scala
e
sorvegli
la
cura
e
l’alimentazione
continua,
afferma
JP
Saini,
Chief
Digital
&
Technology
Officer
di
Sunbelt
Rentals,
un
operatore
globale
nel
mercato
del
noleggio
di
attrezzature.

“Si
tratta
di
capire
come
mantenere
il
vantaggio
creato
con
le
strategie
aziendali
che
abbiamo
implementato”,
afferma
Saini.
“A
differenza
degli
anni
passati,
in
cui
dopo
un
lancio
importante,
il
momento
dell’aggiornamento
successivo
arrivava
a
tre
o
quattro
anni
di
distanza,
oggi
per
la
digital
transformation
occorre
privilegiare
una
modalità
di
creazione
di
valore
continua,
che
evolva
di
anno
in
anno
“.

Le
prospettive
per
il
2023

La
roadmap
di
Sunbelt
Rentals,
per
quest’anno,
prevede
l’evoluzione
delle
sue
piattaforme
digitali
in
aree
quali
l’e-commerce
omnichannel,
la
gestione
dinamica
dei
prezzi,
l’assistenza,
la
supply
chain
e
la
gestione
del
magazzino.
L’azienda,
inoltre,
sta
investendo
in
nuove
tecnologie
collaborative
e
in
iniziative
di
Zero
Trust
per
dare
ai
propri
dipendenti
la
possibilità
di
lavorare
in
modo
ibrido,
indipendentemente
dal
luogo
in
cui
si
trovano
e
dal
dispositivo
che
utilizzano,
spiega
Saini.

Finora,
le
aziende
del
gruppo
che
si
sono
occupate
di
trasformazione
digitale
e
di
tecnologia
hanno,
perlopiù,
operato
su
due
binari
paralleli.
Oggi,
invece,
sono
consolidate
in
un’unica
entità
che
fa
capo
a
Saini
e
che
si
occupa
di
accelerare
la
fornitura
di
sistemi
che
guidino
la
strategia
aziendale.
“Ora
siamo
una
realtà
unificata
che
gestisce
le
iniziative
dall’inizio
alla
fine,
perché
il
fattore-tempo
è
cruciale”,
spiega
Saini.
“Nell’e-commerce,
soprattutto,
se
non
si
dispone
di
una
buona
tabella
di
marcia
per
stare
davanti
ai
concorrenti,
la
perdita
di
competitività
può
diventare
rilevante”.

Per
Deepa
Soni,
CIO
della
compagnia
assicurativa
statunitense
The
Hartford,
le
iniziative
tecnologiche
e
le
strategie
aziendali
in
programma
per
il
2023
sono
la
stessa
cosa.
L’implementazione
del
cloud,
l’intelligenza
artificiale,
l’analisi,
un
moderno
ecosistema
di
dati
e
la
digitalizzazione
del
maggior
numero
di
processi
aziendali
possibile
sono
in
cima
all’agenda
aziendale.
L’obiettivo
è,
innanzitutto,
semplificare
le
interazioni
con
clienti,
broker
e
agenti
e
portare
la
potenza
degli
strumenti
digitali
ai
dipendenti
che,
dall’utilizzo
di
una
dozzina
di
soluzioni
per
svolgere
il
proprio
lavoro
sono
passati
a
utilizzare
un
unico
tool
semplificato
con
tutte
le
informazioni
rilevanti
a
portata
di
mano
per
prendere
decisioni
migliori
e
comprendere
i
rischi,
spiega
Soni.

Con
le
nuove
tecnologie
ormai
pronte
a
reinventare
i
processi
aziendali
e
a
sconvolgere
interi
mercati,
Soni
afferma
che
lei
e
i
suoi
colleghi
CIO
devono
svolgere
un
ruolo
fondamentale
nel
guidare
l’azienda
a
pensare
le
cose
in
modo
diverso,
riconoscendo
le
opportunità
di
sfruttare
la
tecnologia
per
creare
soluzioni
per
partner
commerciali,
clienti
e
dipendenti.
Uno
dei
cambiamenti
più
significativi
di
The
Hartford
è
stato
l’adozione
di
pratiche
agili,
non
solo
in
ambito
IT,
ma
anche
come
prassi
aziendale.
“Ora
siamo
organizzati
intorno
a
flussi
di
valore
incentrati
sul
cliente,
che
partono
dai
proprietari
dei
prodotti
e
si
estendono
alla
tecnologia”,
spiega
l’esperta.
“L’opportunità
di
sfruttare
i
dati
e
l’hi-tech
sta
aumentando,
quindi
dobbiamo
fornire
le
capacità
più
velocemente
per
essere
in
grado
di
capitalizzare
meglio
le
opportunità
future”.

Lo
sfruttamento
dei
dati,
delle
analisi
avanzate
e
dell’intelligenza
artificiale
è
una
priorità
assoluta
per
tutti.
Il
34
per
cento
dei
leader
IT
che
hanno
risposto
al
sondaggio
State
of
the
CIO
2023
ha
indicato
l’analisi
dei
dati
e
la
business
analytics
come
prorità
tecnologiche
destinate
a
guidare
gli
investimenti
IT,
seconde
solo
alla
sicurezza
e
alla
gestione
del
rischio
(38%).
In
cima
alla
lista,
risultano
anche
machine
learning
e
AI,
al
26%.

Iniziative tecnologiche che guidano gli investimenti IT nel 2023

Foundry/CIO.com

Sulla
base
delle
considerazioni
che
collocano
i
dati
e
le
analisi
nella
veste
di
motore
fondamentale
per
la
strategia
aziendale,
l’anno
scorso,
il
colosso
della
chimica
Dow
Inc.
ha
unito
i
suoi
team
preposti
alle
due
attività
in
un
unico
gruppo,
creando
un
nuovo
ruolo
di
leadership
dedicato.
Chris
Bruman,
il
primo
chief
data
and
analytics
officer
di
Dow,
riferisce
direttamente
a
Melanie
Kalmar,
vice
presidente
e
CIO,
nonché
chief
digital
officer
dell’azienda.

Nel
suo
duplice
ruolo,
Bruman
dirige
un
team
centralizzato
di
dati
e
analisi,
ma
ha
anche
la
responsabilità
di
costruire
la
relativa
strategia
per
l’intera
azienda,
in
modo
da
consentire
la
crescita
e
rafforzare
la
produttività.
Sotto
la
sua
guida,
Dow
ha
aggiornato
il
modello
operativo
nella
gestione
dei
dati
con
l’approccio
organizzativo
preso
in
prestito
dal
mondo
dell’aviazione
denominato
“hub
and
spoke”,
sta
creando
una
piattaforma
e
una
raccolta
di
dati
in
grado
di
supportare
l’intera
azienda,
e
ha
ampliato
l’iniziativa
per
renderla
in
grado
di
sfruttare
sia
i
dati
strutturati
che
quelli
non
strutturati.
Il
gruppo
di
Bruman
ha
anche
investito
tempo
e
risorse
nell’alfabetizzazione
sui
dati,
lanciando
un
programma
a
livello
aziendale
per
aggiornare
l’azienda
sul
loro
linguaggio
e
su
come
trarre
vantaggio
dalla
loro
analisi.

“Poiché
queste
ultime
sono
sempre
più
importanti
nel
modo
in
cui
lavoriamo
ogni
giorno,
non
crediamo
che
un
team
completamente
centralizzato
possa
tenere
il
passo
con
la
domanda”,
spiega.
Con
l’approccio
hub
and
spoke,
il
potere
di
sfruttare
gli
analytics
risiede
nelle
singole
funzioni
aziendali.
“Si
tratta
di
democratizzare
i
dati
e
di
poter
svolgere
le
attività
necessarie
con
più
autonomia”,
spiega.

Il
ruolo
del
CIO
“avanzato”
prende
forma

Oltre
a
concentrarsi
sui
dati,
negli
ultimi
anni
Dow
ha
investito
in
modo
considerevole
nella
realizzazione
di
piattaforme
digitali,
tra
le
quali
spiccano
quelle
volte
a
migliorare
e
accelerare
il
ritmo
dell’innovazione
e
a
offrire
una
migliore
esperienza
di
acquisto
digitale
su
Dow.com,
ampliando,
al
contempo,
le
modalità
di
collegamento
diretto
con
i
clienti.

Secondo
il
CIO
e
CDO
Melanie
Kalmar,
Dow
sta
anche
lavorando
per
digitalizzare
i
propri
siti
produttivi,
convogliando
i
dati
sul
campo
per
renderli
disponibili
laddove
sono
necessari
per
prendere
decisioni
e
per
migliorare
l’efficienza
e
la
disciplina
operativa,
la
sicurezza
e
l’affidabilità.
“Il
digitale
in
Dow
rappresenta
una
strategia
aziendale,
non
solo
una
strategia
IT”,
afferma.

Altri
CIO,
come
Kalmar,
stanno

ampliando
i
loro
ruoli
e
le
loro
responsabilità
di
supervisione
al
di

dell’IT
[in
inglese]
,
via
via
che
le
strategie
digitali
passano
in
primo
piano
nell’azienda.
Molti
di
loro
stanno,
infatti,
assumendo
nuove
responsabilità
in
materia
di
ricavi,
una
mossa
citata
dal
68%
dei
leader
IT
quest’anno,
in
aumento
rispetto
al
65%
dell’indagine
State
of
the
CIO
del
2022.
Nell’ambito
di
questa
iniziativa,
il
44%
dei
leader
IT
gestisce
un
team
incaricato
di
nuove
funzionalità
di
generazione
di
ricavi,
mentre
un
quarto
ne
fa
parte,
secondo
la
ricerca.
Nell’ambito
di
questa
tabella
dei
ricavi
ampliata,
i
leader
IT
stanno
automatizzando
i
processi
aziendali
e
IT
(47%),
creando
nuovi
prodotti
e
servizi
(40%)
e
rendendo
i
dati
più
disponibili
(34%).

L’impegno nel creare iniziative redditizie

Foundry/CIO.com

Andrew
Ho,
dell’agenzia
di
ricerche,
comunicazione
e
Pr
Global
Strategy
Group
(GSG),
oggi
ha
la
responsabilità
dei
servizi
per
le
attività
di
ufficio
e
per
l’IT,
con
l’obiettivo
primario
di
rafforzare
le
sinergie
tra
le
due
aree.
In
considerazione
del
fatto
che

il
lavoro
ibrido
è
ormai
una
realtà
consolidata
[in
inglese]
,
il
suo
doppio
ruolo
gli
attribuisce,
tra
le
altre
cose,
la
responsabilità
di
far
evolvere

il
coinvolgimento
e
la
ricchezza
esperienziale
con
dei
dipendenti
[in
inglese]

che
lavorano
sia
da
remoto
che
in
azienda.
Per
esempio,
in
tutti
quei
casi
in
cui
la
riconfigurazione
degli
uffici
per
accogliere
il
lavoro
ibrido,
rende
impossibile
separare
i
requisiti
tecnologici
dalle
necessità
di
utilizzo
degli
strumenti
audiovisivi
immersivi,
sale
Zoom
e
capacità
di
accoglienza,
spiega
il
vice
president
senior
di
GSG.

Inoltre,
Ho
sostiene
che
il
personale
dei
servizi
per
le
attività
di
ufficio
si
trova
nella
posizione
migliore
per
gestire
il
supporto
tecnico
front-end
dell’azienda,
poiché
è
sempre
presente
e
mantiene
un
certo
tipo
rapporto
con
i
dipendenti.
“I
confini
tra
le
strutture
e
la
tecnologia
si
sono
fatti
sempre
più
labili,
e
tutto
ciò
rientra
nell’ambito
dell’IT”,
conclude
il
manager.

Aumentare i ricavi attraverso l'automazione dei processi

Foundry/CIO.com

Sastry
Durvasula,
che
detiene
sia
il
titolo
di
CIO
che
di
client
service
officer,
è
entrato
nella
compagnia
assicurativa
TIAA
un
anno
fa,
in
parte
per
cogliere
l’opportunità
del
ruolo
di
CIO
avanzato.
Dal
punto
di
vista
tecnologico,
la
roadmap
2023
di
Durvasula
abbraccia
i
temi
della
trasformazione
attraverso
un’agenda
digital-first

costruita
intorno
ai
dati
e
all’IA
per
dare
vita
a
esperienze
iper-personalizzate
[in
inglese]

e,
allo
stesso
tempo,
prevede
la
modernizzazione
delle
piattaforme
e
dei
processi
principali
sfruttando
l’automazione
e
orchestrando
la
migrazione
ibrida
e
multicloud.

Sul
fronte
dei
servizi
ai
clienti,
Durvasula
si
concentra
anche
sull’IA
e
sull’automazione
per
trasformare
il
modo
in
cui
TIAA
svolge
tutte
le
attività,
dal
coinvolgimento
dei
clienti
alla
gestione
delle
frodi
e
fino
ai
servizi
di
assistenza.
“La
nostra
convinzione
fondamentale
è
che
i
servizi
ai
clienti
trarrebbero
un
vantaggio
significativo
dalla
vicinanza
alla
tecnologia,
in
quanto
sarebbero
i
maggiori
beneficiari
dell’IA,
dell’automazione
e
degli
strumenti
digitali
in
cui
stiamo
investendo”,
spiega
Durvasula.
“Ha
molto
senso
riunirli”.

Durvasula,
che
ha
ricoperto
ruoli
di
CIO,
nonché
di
supervisore
dell’IT
e
dei
prodotti
digitali
in
altre
aziende,
è
fermamente
convinto
che
il
ruolo
centrale
della
tecnologia
nella
strategia
aziendale
abbia
cambiato
le
carte
in
tavola
e
abbia
portato
i
leader
dell’IT
su
una
nuova
strada,
nonché
del
fatto
che
non
si
tratti
di
spostare
l’attenzione
dalle
iniziative
tecnologiche
alla
strategia
aziendale,
quanto
piuttosto
di
trovare
un
equilibrio
che
richieda
una
pari
attenzione
per
entrambe.

“Ora
che
la
tecnologia
è
al
centro
della
strategia
aziendale
e
non
più
un
elemento
di
supporto,
il
ruolo
del
CIO
cambia
notevolmente”,
afferma.
“La
tecnologia
sta
sconvolgendo
il
business
in
molti
modi
e
questo
è
il
momento
migliore
per
intraprendere
la
carriera
di
CIO.
Le
strade
sono
aperte”.

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